Utilità clinica dell’ecografia in sala parto: workshop a Lecce
Mario Maffei2022-07-08T19:44:40+02:00
Giornata di studio e formazione, organizzata dal CNR del capoluogo salentino e dall’università degli studi di Parma in partnership esclusiva con Amolab, avvalendosi del dispositivo SenUS Touch, dopo il corso nella città emiliana
Workshop sull’utilità clinica dell’ecografia in sala parto: l’8 luglio 2022 a Lecce si è svolta la giornata di studio teorico-pratica su come eseguire l’esame in modo tale da riuscire a monitorare tutte le fasi del travaglio in maniera affidabile, automatica, non invasiva e sicura, sia per la mamma che per il bambino.
L’iniziativa è stata organizzata dal CNR-IFC di Lecce e dalle Università degli studi di Parma e Tor Vergata di Roma, in partnership esclusiva con Amolab, avvalendosi dell’innovativo dispositivo ecografico SenUS Touch, così come già fatto lo scorso 25 febbraio nella città emiliana.
Il corso, accreditato con il riconoscimento di 6 crediti ECM, è stato tenuto dal prof. Tullio Ghi, ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Parma e direttore dell’Unità complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda universitaria di Parma. Sono intervenuti il prof. Giuseppe Rizzo, ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Tor Vergata di Roma, il prof. Andrea Dall’Asta, associato di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Parma e il dott. Marco Di Paola, responsabile degli studi clinici del CNR-IFC di Lecce.
La parte teorica è stata dedicata all’uso clinico dell’ecografia intrapartum, evidenziando il ruolo cruciale dell’esame ecografico nella diagnosi della stazione e della posizione del feto. La parte pratica ha permesso esercitazioni su phantom e simulatori, con particolare attenzione all’ecografia transperineale, al riconoscimento della posizione dell’occipite, alla misura manuale dell’angolo di progressione e all’uso di approcci automatici per determinare la progressione del feto.
“SensUS Touch è un dispositivo di grande utilità per la gestione del travaglio di parto perché consente la misurazione oggettiva di alcuni parametri collegati alla progressione della testa del feto nel canale del parto”, ha spiegato il prof. Tullio Ghi. “Nella nostra pratica clinica, l’utilizzo di SensUS è finalizzato a capire come deve essere gestito il travaglio nelle pazienti che presentano una difficoltà alla progressione”, ha aggiunto. “Il dispositivo fornisce misure automatiche e riproducibili che permettono al personale medico e ostetrico di decidere quando e come intervenire, se cioè le condizioni siano tali da consentire un parto operativo vaginale oppure quando è necessario eseguire un taglio cesareo”, ha detto ancora il docente universitario.
“L’utilizzo di SensUS permette di avere misure oggettive tramite l’angolo di progressione e la distanza testa-perineo che ci permettono di riportare in modo assoluto il livello della stazione fetale”, ha sottolineato il prof. Rizzo.
Il prossimo workshop sull’utilità clinica dell’ecografia in sala parto è previsto a Roma ed è in programma il 25 novembre 2022, secondo la formula sperimentata con successo a Parma e a Lecce.